"FALCON STRIKE" 2022
L’esercitazione interforze e multinazionale FALCON STRIKE è stato l’evento addestrativo più importante organizzato dall’Aeronautica Militare nel corso del 2022. Unica nel suo genere, ha visto l’impiego combinato di velivoli di 5° generazione F-35 Lightning II e velivoli di 4° generazione in scenari realistici, altamente mutevoli, ad elevata densità e intensamente contesi, allo scopo di massimizzare l’integrazione del potere aereo in azioni congiunte a livello NATO, consolidando nel contempo la cooperazione e standardizzazione di tattiche, tecniche e procedure adottate nelle operazioni aeree complesse. Obiettivi raggiungibili sfruttando le caratteristiche di bassissima osservabilità dei velivoli “stealth” di 5° generazione, i soli in grado di operare in ambienti fortemente difesi e contesi, mantenendo elevate probabilità di sopravvivenza e possibilità di coordinamento con altri assetti coinvolti.
Sono state effettuate operazioni aeree complesse in “ambienti” che simulano dispositivi di difesa del tipo A2/AD (Anti Access/Area Denial), a lungo raggio di contrasto all’accesso/a corto raggio di limitazione della capacità operativa all’interno dell’area di intervento, tra cui missioni di Offensive Counter Air, Electronic Warfare, Air Interdiction, High Value Airborne Asset attack and protection e infiltrazione di Forze Speciali. Assieme a briefing e de-briefing condotti ai più alti livelli di sicurezza previsti dal programma JSF (Joint Strike Fighter), è stato perseguito il potenziamento della cooperazione logistica e manutentiva attraverso attività di assistenza/manutenzione incrociate (cross servicing/maintenance) in cui personale delle differenti forze aeree ha lavorato assieme sullo stesso velivolo, incrementando efficacia ed efficienza degli assetti impiegati e riducendo l’impatto logistico generato.
L’edizione 2022 della Falcon Strike, svoltasi dal 14 al 25 novembre in aree designate del mare Tirreno ad est della Sardegna, ha coinvolto componenti aeree e navali appartenenti ad Italia, Stati Uniti e Olanda, numerose basi aeree della Aeronautica Militare ed il cacciatorpediniere “Caio Duilio” della Marina Militare. Hanno preso parte più di cinquantina velivoli, con l’impiego di un migliaio di militari, di cui 600 rischierati sull’aeroporto di Amendola, quale “Main Operating Base”.
L’aeroporto della Aeronautica Militare di Amendola (Foggia), sede del 32° Stormo “M.O.V.M. Armando Boetto”, ha ospitato la componente aerea di 5° generazione dell’Aeronautica Militare, formata da F-35A/B Lightning II del locale 13° Gruppo e da F-35A del 6° Stormo di base a Ghedi (Brescia), della U.S. Air Forces in Europe & Air Forces Africa, comprendente F-35A assegnati al 495th Fighter Squadron / 48th Fighter Wing di base alla RAF Lakenheath (Regno Unito), e della Royal Netherlands Air Force, in parte assegnati al 322° Squadron di base a Leeuwarden (Olanda). Sull’aeroporto pugliese era pure rischierata una delle componenti aeree di 4° generazione, che impiegava F-16CM del 555th Fighter Squadron / 31st Fighter Wing, della U.S. Air Forces in Europe & Air Forces Africa, provenienti dall’aeroporto della Aeronautica Militare di Aviano (Pordenone). Sempre da Amendola hanno operato Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) Predator MQ-1, in carico al 28° Gruppo Volo APR del 32° Stormo.
L’assetto aereo di 5° generazione della Marina Militare, F-35B Lightning II, ha invece operato dall’aeroporto della Aeronautica Militare di Grosseto, sede del 4° Stormo, mentre la restante componente aerea di 4° generazione della Aeronautica Militare, ha principalmente operato dalle proprie basi, coinvolgendo velivoli F-2000 “Typhon” del 4° Stormo di Grosseto, del 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari) e del 37° Stormo di Trapani, Tornado IDS e ECR del 6° stormo di Ghedi (Brescia). Sono stati inoltre impiegati velivoli da rifornimento in volo KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma) e KC-130J della 46a Brigata Aerea di Pisa, nonché elicotteri HH-101 e HH-139 rispettivamente del 9° Stormo di Grazzanise (Caserta) e del 80° Centro SAR di Decimomannu (Cagliari), distaccamento del 15° Stormo di Cervia (Ravenna), C-27J della 46a Brigata Aerea e, non ultimo per importanza, il bireattore G550 CAEW in forza al 71° Gruppo del 14° Stormo. Dalla RAF Mildenhall, in Regno Unito, hanno operato anche KC-135R della U.S. Air Forces in Europe & Air Forces Africa contribuendo alle esigenze di rifornimento in volo dei velivoli coinvolti nelle diverse fasi della esercitazione.
Da sottolineare l’impiego di assetti terrestri composti da teams J-TAC (Joint-Tactical Air Controller) del 16° Stormo di Martina Franca (Taranto) e 17° Stormo di Furbara (Roma), quest’ultimo con una squadra di incursori avente compito di localizzazione delle eventuali minacce e trasmissione dei dati necessari agli aeromobili in volo per un intervento di neutralizzazione. Sono stati dislocati assetti demandati alla difesa aerea, tra cui il sistema SIRIUS del 2° Stormo di Rivolto (Udine), un sistema NIKE Target Tracking Radar e una componente di artiglieria contraerea dell’Esercito Italiano con una batteria a cortissima gittata STINGER del 121° Reggimento Artiglieria Contraerea “Ravenna” e una a media portata del 4° Reggimento Artiglieria Contraerea “Peschiera” dotata del sistema d’arma contraerei e antimissile SAMP/T. Teams specializzati hanno provveduto alla generazione delle minacce con unità Remote Threat Emitter Simulator, apparati Radio Frequency Threat Emitter e un sistema altamente realistico della U.S. Air Forces in Europe & Air Forces Africa di simulazione di minacce aeree (Wide Band Joint Threat Emitter).
Se il Comando Operazioni Aerospaziali (C.O.A.) di Poggio Renatico (Ferrara) ha garantito le attività di supporto al comando e controllo a livello strategico attraverso il National Air and Space Center (N.A.S.O.C.), a livello tattico tali attività sono state assicurate dall’impiego del G-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) del 71° Gruppo / 14° Stormo e dall’Italian Deployable Air Surveillance And Control System (IT-ASACS) del Reparto Mobile di Comando e Controllo di Bari Palese, pure esso rischierato ad Amendola. La garanzia del rientro degli assetti nel rispetto della sicurezza necessaria e la continuità della consapevolezza della situazione (Situation Awareness), in caso fosse emersa una eventuale contingenza, è stata ad appannaggio della Sala Operativa del 22° Gruppo D.A.M.I. (Difesa Aerea Missilistica Integrata) di Licola (Napoli) che ha operato in termini di Recovery Control Agency.
Non si è trattato della prima volta che una tale attività viene svolta, ma pur sempre essa riveste una certa delicatezza e il training del personale coinvolto è fondamentale per il rispetto delle procedure di sicurezza e delle tempistiche richieste. Si sta parlando del rifornimento a terra di un velivolo a motori accesi (hot pit refuelling) da parte un altro velivolo “cisterna” (tanker), effettuato su un sedime aeroportuale privo di attrezzatura specifica. E’ un’operazione che consente di estendere la capacità di proiezione da terra della Difesa e nell’ambito della Falcon Strike una opportunità di addestramento in un contesto interforze. Presso il Distaccamento Aeroportuale di Alghero (Sassari) sono stati impiegati due F-35B (versione Short Take Off and Vertical Landing del Lightining II), uno della Aeronautica Militare ed uno della Aviazione Navale della Marina Militare, riforniti da un KC-130J della 46a Brigata Aerea di Pisa impiegando il sistema di rifornimento rapido ALARP (Air Landed Aircraft Refuelling Point) attivato sul posto dal personale del 3° Stormo di Villafranca (Verona). La prontezza operativa nella proiezione del Potere Aerospaziale è un aspetto sempre più importante, che denota anche l’acquisizione di estrema versatilità della Difesa nell’utilizzo di basi a terra caratterizzate da ridotto supporto logistico, dato che queste avio superfici sono notevolmente più numerose e largamente distribuite rispetto tradizionale basi aeree.
La visita del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e del Ministro della Difesa, Onorevole Guido Crosetto, lo svolgimento per la prima volta in Italia contestualmente all’evento esercitativo del F-35 Air Chief Meeting, un forum strategico di confronto ed aggiornamento a guida U.S. Air Forces in Europe and Air Forces Africa solitamente tenuto presso la base americana di Ramstein in Gemania, finalizzato a consolidare la collaborazione in ambito F-35 European User’s Group, hanno testimoniato quale importanza abbia raggiunto l’esercitazione Falcon Strike della Aeronautica Militare, con questa seconda edizione 2022. Le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, suggellano proprio queste considerazioni: “La Falcon Strike è la dimostrazione della nostra crescita professionale nel settore dei velivoli di 5^ generazione, è un complesso sistema, molto variegato ed adeguato alle esigenze di 5^ generazione, che non coinvolge soltanto gli aerei ma coinvolge tutta un’organizzazione, dal controllo del traffico aereo alla preparazione degli scenari operativi. L’attenzione di 13 nazioni a quello che noi facciamo qui ad Amendola, la maggior parte a livello di Capo di forza armata, è sicuramente il miglior biglietto da visita per il successo di un’esercitazione di questo tipo.”
Significative le dichiarazioni del Generale James B. Hecker, Comandante della U.S. Air Forces in Europe & Air Forces Africa: “Falcon Strike 2022 offre ai nostri aviatori ed alleati opportunità fondamentali per addestrare il modo in cui combattiamo insieme. Qualsiasi opportunità di addestrarsi ed operare come forza di coalizione rafforza l’Alleanza, mentre affrontiamo minacce più dinamiche in ambienti altamente contesi."
Alleati e partners europei costituiscono la spina dorsale del concetto Agile Combat Employment di U.S. Air Forces in Europe & Air Forces Africa. La capacità di dispiegarsi rapidamente e operare da località disperse fornisce alla leadership di U.S. EUCON e NATO più opzioni strategiche per contrastare tutta una serie di minacce.
Dello stesso tenore alcuni commenti del Comandante del distaccamento della Royal Netherlands Air Force, Maggiore Mirko van Meerlant: “Falcon Strike prepara i nostri piloti di F-35 a svolgere missioni contro le minacce attuali e future in tutto il mondo. E’ stata la prima volta che gli F-35 olandesi hanno preso parte alla esercitazione annuale a guida italiana. Non vediamo l’ora di esercitarci di più con i nostri partner italiani e americani.”, e del Capitano Kim Auton, 555th Fighter Squadron “Triple Nickel” / 31st Fighter WIng: “Falcon Strike è stata una grande opportunità per imparare come noi possiamo meglio essere complementari l’uno con l’altro. Lavorare con l’F-35 ci ha aiutato a mettere in pratica come utilizzare al meglio le nostre capacità contro le più moderne minacce presenti ai giorni nostri, inoltre mentre i piloti di varie nazioni volavano assieme, personale di terra lavorava assieme sullo stesso velivolo per garantire la capacità di andare in volo.”
Davvero una esercitazione multinazionale a 360 gradi, dove l’intera organizzazione composta da personale appartenente a differenti nazioni alleate si addestra, per essere in grado di proiettare efficacemente la comune capacità operativa in teatri vicini o lontani, caratterizzati da minacce sempre più complesse.
Renzo Del Bianco
A U.S. Air Force F-16 Fighting Falcon from the 555th Fighter Squadron taxis out during exercise Falcon Strike 2022 at Amendola Air Base, Italy, Nov. 15, 2022 (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Douglas Lorance, www.dvidshub.net)
Airman 1st Class Logan Turner, 555th Fighter Generation Squadron crew chief, marshals a U.S. Air Force F-16 Fighting Falconat standby while Airmen from the 555th Fighter Generation Squadron perform a final pre-flight inspection during exercise Falcon Strike 2022 at Amendola Air Base, Italy, Nov. 15, 2022 (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Douglas Lorance, www.dvidshub.net)
U.S. Air Force Staff Sgt Edward Figueroa, 555th Fighter Generation Squadron dedicated crew chief, marshals a returning U.S. Air Force F-16 Fighting Falcon into its hangar during exercise Falcon Strike 2022 at Amendola Air Base, Italy, Nov. 14, 2022 (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Douglas Lorance, www.dvidshub.net)
Airman 1st Class Logan Turner, 555th Fighter Generation Squadron crew chief, prepares a U.S. Air Force F-16 Fighting Falcon for launch during exercise Falcon Strike 2022 at Amendola Air Base, Italy, Nov. 15, 2022 (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Douglas Lorance, www.dvidshub.net)
Senior Airman Chelsea Lewis, 493rd Aircraft Maintenance Unit crew chief, stands by with a U.S. Air Force F-35 Lightning II during exercise Falcon Strike 2022 at Amendola Air Base, Italy, Nov. 14, 2022 (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Douglas Lorance, www.dvidshub.net)
Senior Airman Chelsea Lewis, 493rd Aircraft Maintenance Unit crew chief, stands by to marshal a U.S. Air Force F-35 Lightning II from the 495th Fighter Squadron during exercise Falcon Strike 2022 at Amendola Air Base, Italy, Nov. 14, 2022 (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Douglas Lorance, www.dvidshub.net)
A U.S. Air Force F-35 Lightning II taxis during exercise Falcon Strike 2022 at Amendola Air Base, Italy, Nov. 15, 2022 (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Douglas Lorance, www.dvidshub.net)
Royal Netherlands Air Force aviator marshals a F-35A Lightning II before it moves towards taxiway for a daily sorty (Royal Netherlands Air Force photo)
Royal Netherlands Air Force F-35 Lightning II in flight over Southern Italy (photo by Royal Netherlands Air Force)
Come opera il 32° STORMO di Amendola
Il 32° Stormo è alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento (CFC) di Milano, la cui missione assegnata è quella di acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi della difesa aerea, di attacco e di ricognizione, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, nonché all’addestramento del personale ed al costante aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative, nel rispetto delle linee guida delle SS.AA. Il CFC è alle dipendenze del Comando Squadra Aerea che esercita le attribuzioni in materia di addestramento, predisposizione e approntamento operativo dei propri Reparti, affinché gli stessi acquisiscano e mantengano i previsti livelli di prontezza operativa. Dopo il raggiungimento della Initial Operational Capability (IOC), avvenuta nel 2018, partecipa, dal 2019, alle Operazioni NATO di Air Policing fuori i confini nazionali. Dal febbraio 2020 il 32° Stormo è l’unico Reparto del panorama europeo che impiega congiuntamente sia F-35A (CTOL) che F-35B (STOVL), contribuendo, con il velivolo di 5ª generazione, alla capacità Air Expeditionary della Forza Armata. Inoltre impiegando gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) MQ1-C e MQ9-A, il Reparto effettua operazioni di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition & Recoinnissance, sia nazionali che di coalizione. Infine, attraverso i velivoli MB-339, il 32° Stormo completa l’addestramento dei piloti di APR a mantenere un adeguato livello operativo sui velivoli a pilotaggio tradizionale.
Si ringrazia il Tenente Colonnello AAras Daniele Trifance – Capo Sezione Comunicazione Istituzionale f.f. e il personale del 32° Stormo.
Fonti : Aeronautica Militare; 32° Stormo – Comunicazione Istituzionale; U.S. Air Forces in Europe and Air Forces Africa Public Affairs; 31st Fighter Wing Public Affairs; Royal Netherlands Air Force - www.defensie.nl; dvids – Defense Visual Information Distribution Service